L’origine romanica di Arsiero può essere testimoniato dal nome, anticamente Arserium. Questo nome conviene scomporlo in due parti: Ars-erium. Ars deriva dal latino arx-arcis che significa luogo fortificato, castello; la ragione di questo nome va ricercata nel fatto che sull’altura ove attualmente si innalza la bella chiesa arcipretale sorgeva in antico un castello.Lo ha sempre riferito la tradizione e lo conferma un documento abbastanza antico datato 15 Marzo 1000. Anche il nome che venne dato e che conserva ancora il più antico gruppo di case del paese, Vigo, deriva senza dubbio dal latino “vicus” (villaggio, borgo). Un’ altra costruzione di epoca romana si pensa fosse ubicata in zona della Rocca di Piagio situata alle pendici del monte Caviojo ma di questa non ci sono significative prove dell’esistenza. Un’ altra probabile origine del nome è quella che derivi dalla parola latina Ars-aeris (arte del rame) vista la presenza in loco di due-tre magli di rame.
In seguito il castello di Arsiero fu sotto la giurisdizione dei vescovi di Vicenza, a loro volta dipendenti dagli imperatori germanici del sacro romano impero.
Sappiamo che i vescovi avevano dato il territorio in feudo ai signori Da Velo ma la dipendenza da questi signori non fu stata sempre pacifica visto che poi nel 1202 i rappresentanti delle varie comunità della zona si riunirono per affermare la loro autonomia comunale ed ottennero un preciso territorio comunale.In ogni modo il feudo di Arsiero doveva pagare un pesante tributo ai signori di Velo. Intanto il castello dopo una lunga e gloriosa storia cessò di esistere verso la metà del secolo quattordicesimo (forse distrutto durante le frequenti guerre scoppiate fra le varie signorie del tempo). La popolazione del comune di Arsiero durante la sua storia è andata via via aumentando ad esempio nel 1686 gli abitanti raggiungono il nuimero di 1600.Poi per un trentennio cu fu una stasi dovuta a varie calamità che colpirono il settore agricolo unico fonte di sostentamento per la popolazione ai quei tempi.Poi si ebbe una continua crescita demografica (anno 1854: 3342 ab.; 1901: 5060 ab. Fino ad arrivare all’anno 1911 che vide il numero maggiore di abitanti 5336.
Alla fine del 1700 gli arsieresi si classificavano in benestanti, mediocri, infimi, questuanti.La maggioranza era costituita dalla terza classe, gli infimi formata da operai,cavallari, molinari, zavatini ,casari.I questuanti erano soltanto quattro e i mediocri erano rappresentati da botteghieri, trafficanti, maggiaro, sarti, notai, cartarie scarpari.Della prima classe, cioè i benestanti appartengono preti, oste, pistore, casolin, medico.chirurgo.
A quel tempo due erano i tipi di abitazioni: il casone di paglia e la casa in muratura coperta da coppi. Ad Arsiero l’economia era allora prevalentemente agricola e povera vista la scarsa estensione dei terreni fertili e produttivi.Si coltivano soprattutto i cereali con il frumento al primo posto , la vite spettava una discreta importanza .L vasta estensione di terreni prativi, più di un terzo e i numerosi terreni boschivi spiegano il rilevante numero di animali che arrichiva l’agricoltura arsierese alla fine del sec. XVIII(894 bovini, 7 cavalli, 55 muli,18 somari, 1096 ovini,748 caprini).I primi impianti industriali presero il via intorno al 1550 con la nascita della prime segherie, mulini, magli ,tintorie e telai.
Un primo grande sviluppo industriale si registra con la mesa in opera di tre cartire intorno agli anni 1665-76
Bibliografia: tutti i cenni storici riportati sono stati ripresi dal libro “Arsiero- Panorama storico” scritto dal nostro concittadino Angelo Busato
Dista circa 5 Km dal centro dell’abitato di Arsiero.
Nell’inverno del 1914-15 a Castana arrivarono i soldati del 79° Regg. Fanteria e quando fu dichiarata la Prima Guerra Mondiale Castana fu zona di prima linea.
Durante la strafexspedition del maggio 1916, per circa quaranta giorni, Castana fu occupata dall’esercito austro-ungarico.
In questo periodo gli austriaci asportarono le campane, le canne dell’organo e tutti gli oggetti di bronzo e di metallo di valore.
La Chiesa di Castana é dedicata a S.Pietro Apostolo
La festa patronale si celebra il 29 giugno
Alla fine della Prima Guerra Mondiale la Chiesa di Castana fu trovata ingombra di materiale bellico: bombe, bombarde, gelatina, cartucce e proiettili di ogni calibro.
I muri della chiesa erano stati colpiti dal tiro delle artiglierie, il tetto in parte crollato, gli altari completamente spogli. Le statue di Maria SS. e di S.Antonio furono ritrovate in pessime condizioni.
Non furono trovati né armadi, né banchi, né spalliere, né sedie, né paramenti così pure mancava il confessionale.
Pare che la chiesa fosse servita per rifugio alle colonne di muli quando di notte passando per Castana le strade venivano illuminate da riflettori nemici.
Il volume “La Diocesi di Vicenza”, edito dalla Curia Vescovile nel 1981, a pag. 282 così ne descrive la storia:
Nel 1868, in occasione della visita pastorale Farina, il vescovo annotava nel Verbale della S. Visita “questa chiesa merita che sia fatta sacramentale”. Nel 1884 fu accordata la licenza di mantenervi il SS.mo e nel 1910 ottenne anche il Fonte Battesimale. Distrutta durante la guerra 1915-18, fu ricostruita nel 1925 e nel 1928 fu dotata del cimitero. Fu eretta parrocchia con decreto vescovile il 18 febbraio 1957 e membrata dalla matrice Arsiero.”
Pagina aggiornata il 07/08/2023